Al Cavalieri suonano i Violini del Mare

“ Metamorfosi” , con la presenza di Arnoldo Mosca Mondadori, Presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle arti.

Un Violino, un Violoncello e una Chitarra, costruiti con i legni colorati dalle onde del mare: sono stati loro, i protagonisti di un pomeriggio in Palestra.
Si è svolta venerdì 3 maggio 2024, presso la Scuola Media Cavalieri, una toccante manifestazione, con il progetto
Dopo l’introduzione della Dirigente, Prof.ssa Marina Vincelli, che ha raccontato ai ragazzi la propria toccante esperienza di giornalista, testimone degli sbarchi di migranti sulla costa crotonese, il dottor Mosca Mondadori ha mostrato degli strumenti dall’aspetto molto particolare : un violino, un violoncello e una chitarra realizzati con legni dai colori inconsueti . E’ questa la metamorfosi che dà il nome al progetto : non si tratta di legni comuni, ma di materiale proveniente dalle imbarcazioni dei migranti arrivati a Lampedusa . In questo modo questi legni ,che altrimenti sarebbero stati distrutti, hanno ricevuto nuova vita e dato doppiamente voce agli ultimi : la voce dei migranti e quella dei detenuti del carcere di Opera, che li hanno trasformati in strumenti nel laboratorio di liuteria, grazie al quale alcuni di loro hanno imparato un mestiere che li potesse reinserire nella società .
Dopo il primo “ violino del mare”, come è stato definito dal musicista e compositore Nicola Piovani, ne sono stati realizzati molti altri, ciascuno con un suo suono particolare e unico, data la particolarità del materiale .
E’ arrivato poi il momento di far ascoltare al pubblico, sempre più incuriosito, il “ canto del legno “ : l’esecuzione di Issey Watanabe al violoncello e di Fabio Monfredini al violino, accompagnato al pianoforte dalla Prof.ssa Nordilia Formenti . L’emozione trasmessa da questi strumenti ha fatto sì che anche uno dei ragazzi spettatori volesse cimentarsi in una improvvisazione alla chitarra .
I ragazzi hanno ascoltato affascinati e hanno voluto sapere di più sulle storie degli strumenti e delle persone ad essi legate, a riprova di quanto questa testimonianza di solidarietà e di inclusione abbia saputo parlare alle loro menti e ai loro cuori . (Silvia Locatelli)